Le mie mani
Le mani, le mie mani… e questo fango morbido che docile e fresco si lascia accarezzare, plasmare, modellare, lisciare… e prende forma!
Mi presento
Eccomi qua, sono Maria Grazia, una giovane 68enne con la passione per la ceramica.
Non sono una professionista (magari!), sono un’autodidatta e, dopo aver lavorato quasi 40 anni in un campo che era tutt’altro che artistico (ho fatto l’impiegata in banca), mi sono dedicata anima e cuore a questa arte così difficile ma così appagante.
Così ho sfrattato mio marito dal suo garage e con mia figlia, artista pittrice anche lei ma ben più brava della mamma 😅, abbiamo tirato su uno studio niente male. I miei studi nulla hanno avuto a che fare con l’arte in generale, ho studiato ragioneria! A quei tempi, purtroppo, c’era chi decideva per te la strada da prendere ed io avrei seguito le orme di mio padre nella carriera bancaria, tutto organizzato, quindi niente Accademia d’Arte. 😥
L’arte della ceramica
Ecco perciò che appena ho potuto, vent’anni fa, ho iniziato a frequentare lo studio di un pittore contemporaneo e l’ho fatto per una decina d’anni finché un giorno ho iniziato un corso di decorazione della ceramica… incuriosita sì ma non avrei immaginato di innamorarmi di quest’arte a tal punto che ora che sono pensionata, praticamente vivo per chiudermi nello studio e …volare!
Precisazione importante…non ho studiato arte e quindi non ci capisco nulla ma vivo di emozioni, quelle che mi fanno sentire il fremito addosso quando guardo un quadro di Monet o di Matisse o di Pissarro…sono rimasta inebetita per un quarto d’ora davanti Amore e Psiche in attesa che iniziassero a muoversi…o davanti il Cristo velato!
Mi suscitano un turbinio di emozioni così diverse tra loro che addirittura mi viene da piangere…poco importa chi è l’autore dell’opera che ho davanti, importano le emozioni che si scatenano in me (è lì che rimpiango un po’ di non aver frequentato l’accademia d’arte…)
Ma la vita è colore e il colore è vita e le mie creazioni riflettono questo mio sentire. Così, tutto quello che creo, grande o piccolo che sia, ciò che tiro fuori da quei blocchi di argilla, quando esce dal forno, dopo che ho affidato le mie creature ancora così fragili a “Mastro Fuoco” ed egli l’ha fatte ardere di passione per poi freddarsi e apparire a me in tutto il loro scintillio colorato…ecco, tutto rispecchia questo mio pensiero…colorato.
Con le mie mani
Come ho detto non sono una professionista e pochi mi conoscono anche se qualcuno che compra da me c’è, ma sapete una cosa? Alla mia famiglia piacciono i miei manufatti, marito, figli e persino mia sorella si complimentano e mi spronano a proseguire, quindi non cerco notorietà ma la soddisfazione di avere in casa oggetti da arredamento creati da me, creati durante pomeriggi in cui mi chiudo nello studio e, lavorando come se fosse una seduta di meditazione, mi estraneo per ore con Yruma o Einaudi che suonano per me ed è allora che questa materia grigiastra inizia a danzare tra le mie mani e prende forma…
Questo è tutto? Magari! Volessi parlare di ceramica, di tecniche, di piccoli segreti di cottura dell’argilla, della cottura RAKU (meravigliosa!!) staremmo qui fino a domani…intanto ci salutiamo con la promessa di un nuovo articolo su questo tema così appassionante.
Fatemi sapere cosa ne pensate, io intanto vado ad aprire il mio forno per un’altra sfornata di oggetti di nuova fattura!
5 Comments
MONICA BRUNETTINI
Che bell’idea dedicarti a un’arte creativa…complimenti! Concordo, è una forma di meditazione, quando posso anche io faccio qualcosa di creativo e trovo molti benefici…
Liviana Scuncia
Grazie Maria Grazia molto bello il tuo racconto e la tua arte con l’ispirazione anche di tua figlia nel garage 🎉 ❤️😘🙏✨
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Ana Martinovic
Sono felice di leggerti! Felice anche per aver toccato con l’anima, oltre che con le mani, il tuo studio e i tuoi lavori! Grazie!
Flora Crosara
Maria Grazia… Che dono meraviglioso le mani che plasmano, creano, danno forma! I terapisti che hanno studiato l’arte come strumento e mezzo per il recupero, il benessere psicofisico sanno quanto essa sia preziosa e quale potenza abbia. Legendo il tuo articolo ho immaginato quanto sia gradevole il tuo spazio, quello in cui ti rifugi e ti fermi a pensare mentre lasci scorrere le mani sulla porzione grigia che diventa oggetto, figura, forma. Ho pensato a quali sensazioni o emozioni puoi provare. Scrivi ancora e svelaci i misteri della tua arte. Sarà come viaggiare in un campo forse per molti sconosciuto ma ricco di mistero e potenza.