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Il mondo incantato del Corriere dei Piccoli

Un viaggio nella memoria

Il mondo incantato del Corriere dei Piccoli: un tuffo nostalgico in avventure senza tempo. Scopri la sua storia e i suoi eroi indimenticabili! 

Insieme al più iconico topolino che usciva ogni settimana, da bambina, fino all’adolescenza, il mondo incantato del Corriere dei piccoli era parte delle mie letture. E, forse, perché c’erano altri personaggi oggi sconosciuti (nati perlopiù da penne italiane) come l’adorata Pimpa, mi piaceva di più che la rivista settimanale. Ricordi d’infanzia, che mi hanno portato a chiedermi “quando è nato il Corriere dei Piccoli? E la sua storia?”. Un tuffo nel passato che rivela quanto questa pubblicazione abbia segnato generazioni, diventando un vero e proprio pezzo di storia italiana.

Il “Corrierino”, come molti affettuosamente lo chiamavano, non era solo un giornale per bambini; era una finestra su mondi fantastici, un compagno di avventure e un veicolo di cultura per milioni di giovani lettori. Ma qual è la sua genesi e perché ha lasciato un’impronta così profonda?

La nascita di un mito

Quando tutto ebbe inizio

Il Corriere dei Piccoli vide la luce il 23 dicembre 1908, come supplemento settimanale del prestigioso Corriere della Sera. L’idea nacque da Paola Lombroso Carrara, figlia del celebre criminologo Cesare Lombroso, e fu poi concretizzata sotto la direzione di Silvio Spaventa Filippi. L’obiettivo era chiaro: offrire ai bambini italiani una pubblicazione educativa e divertente, qualcosa che andasse oltre le storie fiabesche tradizionali e presentasse contenuti innovativi.

La sua peculiarità iniziale, e ciò che lo distingueva da altre pubblicazioni dell’epoca, era l’introduzione delle nuvolette parlanti, ovvero i fumetti veri e propri, anche se inizialmente erano testi in rima posti sotto le vignette. Questa scelta, rivoluzionaria per l’Italia, aprì le porte a un nuovo modo di narrare e divertire. Il successo fu immediato e duraturo, facendo del “Corrierino” un punto di riferimento per l’infanzia italiana per decenni.

Personaggi indimenticabili

Il fascino del Corriere dei Piccoli risiedeva anche nella ricchezza e varietà dei suoi personaggi. Molti di loro sono entrati nell’immaginario collettivo, diventando vere e proprie icone.  L’adorabile Pimpa e i simpatici Puffi,  sono due esempi eccellenti di come il “Corrierino” sapesse proporre figure che parlavano al cuore dei più piccoli ma ce ne sono molte altre.

Pimpa

L’amica a pois rossi

Creata nel 1975 dal geniale Francesco Tullio Altan, la Pimpa è una cagnolina bianca a pois rossi, curiosa, allegra e sempre pronta a vivere nuove avventure con il suo inseparabile amico Armando, un simpatico uomo dal naso lungo. Le sue storie, caratterizzate da dialoghi semplici e disegni puliti, veicolavano messaggi positivi di amicizia, scoperta e rispetto per la natura. La Pimpa, con la sua ingenuità e il suo entusiasmo, ha insegnato a generazioni di bambini l’importanza di guardare il mondo con occhi aperti e di affrontare le piccole sfide quotidiane con un sorriso. La sua popolarità è stata tale da superare i confini del Corriere dei Piccoli, dando vita a libri, serie animate e un merchandising vastissimo.

I Puffi

piccoli eroi blu

Nati dalla matita del fumettista belga Peyo, i Puffi (originalmente “Les Schtroumpfs”), di cui ho parlato più nel dettaglio nell’articolo correlato che vi lascio in fondo, trovarono nel Corriere dei Piccoli una casa ideale per conquistare il pubblico italiano. Queste minuscole creature blu, che vivono in un villaggio di funghi e sono costantemente alle prese con il malvagio Gargamella e il sua gatta Birba, incarnano valori come la solidarietà, la collaborazione e la lotta contro le ingiustizie. Ogni Puffo ha una personalità distinta (Puffo Brontolone, Puffo Quattrocchi, Puffo Golosone, ecc.), rendendo il gruppo vario e riconoscibile. Il loro linguaggio peculiare, con l’uso del verbo “puffare” in ogni dove, ha contribuito al loro successo, trasformandoli in un fenomeno culturale globale, ben oltre le pagine del “Corrierino”.

Il mondo incantato del Corriere dei Piccoli

Cocco Bill

il cowboy spensierato

Per aggiungere un altro personaggio iconico, non si può non menzionare Cocco Bill. Creato nel 1957 da Benito Jacovitti, Cocco Bill è un cowboy atipico, amante della camomilla e capace di sparatorie fulminanti con la sua pistola. Le sue avventure, ambientate in un Far West surreale e popolato da personaggi bizzarri, sono intrise di un umorismo no sense e un tratto grafico inconfondibile, pieno di oggetti e animali che sbucano da ogni dove e spesso fuori contesto. Jacovitti ha rivoluzionato il genere western con un’ironia e una libertà creativa senza precedenti, rendendo Cocco Bill un eroe antieroico amato da grandi e piccini per la sua originalità e la sua comicità irresistibile. Le sue storie erano un vero e proprio inno alla fantasia e alla leggerezza.

Le voci dei novanta

un cambio di guardia

Con il passare degli anni e l’evolversi dei gusti, il Corriere dei Piccoli continuò a rinnovarsi, accogliendo personaggi che rispecchiavano le tendenze più recenti. Gli anni ’90 portarono con sé una ventata di novità, introducendo figure che avrebbero accompagnato gli ultimi anni di vita della storica pubblicazione.

Il mondo incantato del Corriere dei Piccoli 

Martin Mystère

Il detective dell’impossibile

Uno dei personaggi a fumetti, che amo tutt’ora è Martin Mystère. Sebbene fosse già un personaggio affermato nel mondo dei fumetti per adulti, fece la sua comparsa anche sulle pagine del “Corrierino” negli anni ’90, in una versione adattata per i più giovani. Creato da Alfredo Castelli per la Sergio Bonelli Editore, Martin Mystère è un “detective dell’impossibile”, un archeologo e antropologo che indaga su misteri irrisolti, leggende e fenomeni paranormali. Le sue storie univano avventura, mistero e un tocco di divulgazione scientifica, stimolando la curiosità dei giovani lettori verso mondi inesplorati e enigmi da risolvere, dimostrando come il “Corrierino” sapesse spaziare tra generi diversi.

Un’eredità duratura

Il Corriere dei Piccoli ha chiuso i battenti nel 1995, dopo quasi 90 anni di onorata carriera, subendo le trasformazioni del mercato editoriale e l’avvento di nuove forme di intrattenimento per i più giovani. Tuttavia, la sua eredità è immensa. Ha educato, divertito e ispirato generazioni di italiani, introducendoli al mondo della lettura, del fumetto e della fantasia. È stato un vero e proprio laboratorio creativo, dove si sono formati e affermati alcuni dei più grandi autori e disegnatori italiani e internazionali.

Ripensare al Corriere dei Piccoli significa rivivere un pezzo della nostra infanzia, un tempo in cui la magia delle storie stampate su carta era un appuntamento fisso e atteso. E tu, lettore, quali ricordi custodisci del “Corrierino” o di altre pubblicazioni della tua infanzia? Qual è stato il personaggio che ti ha fatto sognare di più? Tu conosci i mie, ma sono curiosa di sapere i tuoi leggendo i commenti!

Romina Godino

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Romina Godino

Sono una persona creativa. Dalla scrittura, al disegno passando per la creazione di bigiotteria. Ho scelto di essere autrice di questo blog, per condividere passioni, pensieri e idee.

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