Riciclo creativo con anima
Trasformare l’Inutile in tesoro
Riciclo con anima. L’ingegno trasforma l’inutile in tesoro. Idee vulcaniche per filiere italiane e recupero sostenibile. Ripartiamo insieme!
Quando la follia ispira genialità
Sai quando ti frullano per la testa idee che sembrano folli, fuori dagli schemi? Beh, spesso quelle che all’inizio paiono complicarci la vita, si rivelano dei veri e propri capolavori. Io non sono mai stato bravo a fare le cose semplici, ammettiamolo! Ma credo fermamente che l’ingegno si nutra proprio di questa sperimentazione, di questo osare.
Il riciclo come percorso spirituale
e chiave per il futuro
E in questo percorso, il riciclo gioca un ruolo fondamentale. Non è solo un modo per smaltire, ma una vera e propria trasformazione. Prendere qualcosa di usato, di apparentemente inutile, e dargli una nuova vita, creare qualcosa di completamente diverso: non vi sembra quasi un atto spirituale, rilassante, quasi una forma di meditazione?
In questo periodo storico, poi, il riciclo è diventato cruciale. Viviamo in un’epoca di spreco incredibile, dove buttiamo via oggetti senza pensarci due volte, senza considerare che con un piccolo sforzo potrebbero essere riutilizzati o riparati. Questo consumismo sfrenato ci sta allontanando dal rispetto per l’ambiente, e non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Se avessimo iniziato a pensare seriamente agli obiettivi del 2030 tempo fa, oggi saremmo molto più avanti nel recupero di materiali di ogni genere. Con le tecnologie che abbiamo a disposizione, potremmo trasformare questi rifiuti in materie prime preziose.
Un genio incompreso
con idee vulcaniche e la speranza di collaborazione
Sarò pure un “genio incompreso” con le mie idee vulcaniche, ma se solo avessi le persone giuste a collaborare, potremmo fare miracoli nel riciclare una quantità impressionante di materiali di ogni tipo.
L’opportunità delle filiere
produttive italiane la coltivazione fuori suolo
Ma non ci abbattiamo! Abbiamo anche delle grandi opportunità con le nuove tecniche, che ci permettono di realizzare tante filiere produttive italiane: processi dove la trasformazione, la lavorazione e il confezionamento avvengono interamente nel nostro territorio.
Le idee ci sono, la voglia di fare è tanta. Basterebbe un po’ più di ascolto e di volontà di creare lavoro. Purtroppo, spesso ci si lamenta della mancanza di impiego, ma forse manca la consapevolezza che senza darsi da fare, la vita stessa fatica a progredire.
Pensate solo a quante filiere produttive italiane potremmo avviare partendo dalla coltivazione della terra, o ancora meglio, dalla coltivazione fuori suolo con le tecnologie avanzate che abbiamo. Da lì si aprirebbe un mondo di possibilità per produrre una miriade di articoli. Forse questi rimarranno solo sogni… ma io ci spero!
Rinnovare il tessile
e sfruttare l’agricoltura sostenibile
Che peccato non avere i fondi per fare l’imprenditore! Si potrebbero recuperare tutte quelle aziende tessili che stanno cadendo nell’oblio, riportandole al loro antico splendore con idee innovative e attuali.
E la coltivazione fuori suolo potrebbe fornire una quantità enorme di materiale per alimentare queste filiere italiane. Forse non ci si pensa abbastanza. Eppure, ha un vantaggio enorme: pochissimo consumo di acqua e un nutrimento completamente naturale, senza inquinare la nostra terra.
Riqualificare l’abbandono:
un’opportunità per i giovani
Un altro tesoro da riutilizzare sono le milioni di strutture abbandonate che costellano l’Italia. Se le recuperassimo, ci sarebbe molto meno spreco di suolo. Spesso sono edifici che si possono rimettere a nuovo senza troppi intoppi.
Ci si lamenta che non ci sono posti per i giovani? Ecco un’idea: perché non dare a noi giovani la possibilità di presentare progetti di riqualificazione per questi luoghi abbandonati e fatiscenti, che spesso diventano anche pericolosi per l’incuria?
Un appello alla volontà di lavorare
Siamo in tanti ad avere voglia di lavorare. Dobbiamo solo avere la possibilità di farlo. Laganà Luca
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