
Le motivazioni del Cammino di Santiago
MOTIVAZIONI-TERZA PARTE
Ogni Pellegrino ha il suo progetto o motivazione che lo spinge a fare uno dei 15 cammini di Santiago, in Spagna o in Portogallo, alcuni partendo dalla Francia, ma la meta è sempre quella, Santiago.
Io meditavo dentro al mio cuore di fare il cammino di Santiago dal 2012 e finalmente il 13 giugno 2018 dopo tante paure, insicurezze, problemi familiari, partivo per Lisbona dove due giorni dopo ho iniziato la prima tappa del Cammino Portoghese.
Il 13 giugno a sorpresa mi trovai in mezzo a una processione, perché era la festività di Sant’Antonio da Padova ( ma nato a Lisbona) patrono del Portogallo.
Motivazione
La mia motivazione era Fede, Storia e Arte, come inizio non era male, iniziavo ad alimentare la mia fede e la storia di un santo nato a Lisbona ma molto adorato a Padova dove è sepolto nella Basilica di Sant’Antonio.
Come ho detto i pellegrini partono per Santiago per diversi motivi, per problemi di malattia e vanno dall’Apostolo per avere una grazia, o per per aprire tutte le porte e le finestre del nostro cuore sofferente accumulate in tutti gli anni della loro vita e ricominciare una nuova.
Ho visto famiglie intere camminare con carrozzine con dentro bambini piccoli, nonni coi nipoti felici di camminare insieme e scoprire quella natura che nelle città non esiste più.
C’era un uomo di circa 50 anni che camminava con le stampelle, perché in un incidente stradale ha perso una gamba, ma il suo sogno era di arrivare a Santiago.
Un gruppo cinque uomini, uno in sedia a rotelle e quattro uomini che la spingevano, ed erano felici di portare il loro amico alla meta desiderata, lui era rimasto paralizzato da una malattia ma per loro era molto importante portarlo a Santiago.
Nel Cammino di Santiago trovi di tutto e di più, si ritorna bambini quando tu, io, noi avevamo da imparare tutto dagli adulti: rispetto, amore, libertà di vivere la nostra vita con altruismo, sia verso gli altri che verso se stessi. Questi valori mi danno un’ulteriore motivazione a continuare a fare il cammino di Santiago.
Nuova consapevolezza
Lungo il cammino, tappa dopo tappa, si inizia una nuova vita e quando si arriva a Santiago tutto non finisce lì, c’è un nuovo inizio.
Col ritorno a casa il nostro cuore cerca di continuare a migliorare ancora di più, nelle varie difficoltà che si presenteranno ogni giorno.
Il ritorno a casa inizialmente ero spaesato, i rumori mi davano fastidio, le continue domande delle persone mi mettevano a disagio quando chiedevano che gli spieghi com’è il cammino.
Come esporre le emozioni che il cammino fa affiorare? Non si possono spiegare perché sono esperienze individuali e personali, ogni anima ha un suo rinnovamento psicologico, mentale, una purificazione del cuore e dell’anima.
Ditemi voi come si può spiegare tutto questo? Fatelo, poi ne parliamo.
A chi fa questa esperienza può sentire il desiderio di ripeterla il prima possibile, sono come le ciliegie … una tira l’altra.
QUANTO TEMPO E IN QUALE PERIODO DELL’ANNO FARLO
Quanti giorni di cammino fare?
Dipende da voi e da quanti giorni avete a disposizione. Ci sono Pellegrini che iniziano un cammino e fanno 200-300 km l’anno.
L’anno dopo ripartono per farne altri 200-300 km, fino a finirlo arrivando a Santiago il terzo anno.
Altri Pellegrini si donano il cammino un paio di mesi dopo essere andati in pensione, altri rimangano in Spagna e in Portogallo per 6 mesi e si fanno 4 o 5 cammini e non vorrebbero più tornare a casa.
Si può intraprendere il cammino tutto l’anno, ma i mesi migliori sono da fine maggio a metà ottobre, gli altri mesi bisogna cambiare abbigliamento e tutto l’equipaggiamento usando quello invernale.
Lo zaino pesa da 7-8 kg in estate a 12-13 kg in inverno e in quest’ultimo è più difficile trovare ospitalità nei vari ostelli perché chiusi.
Molte volte si allungano i chilometri delle tappe camminando sulla neve, informarsi sempre con il responsabile dell’ostello prima di partire se a fine tappa trovi l’ostello aperto.


3 Comments
Monica
Partire con sette o otto kg di peso nello zaino e scoprire camminando che si torna diversi, più leggeri. Grazie per condividere le tue straordinarie esperienze, credo che la solitudine prolungata e il silenzio unito al contatto con la natura siano preziosi.
Liviana Scuncia
Grazie per aver condiviso con noi questa avventura personale da cui hai trovato nutrimento e tante emozioni che non si riescono a dire a parole. Del consiglio di provare di persona e delle specifiche per trovare un clima e un ospitalità diversa✨🙏
Dulcinati Maria Grazia
Leggere questa tua esperienza ha fatto riaffiorare in me il desiderio di percorrere quel cammino. Un desiderio sempre accantonato per tanti…troppi motivi. E penso..penso alle persone le piu svariate in età, condizioni fisiche, credo religioso, condizioni economiche e, soprattutto…la preparazione fisica. Ho capito che questa è la scusa che la mia paura dell’ignoto mi pone davanti per rimandare e rimandare. Grazie per la tua condivisione…sento che sono sempre più vicino a prendere il coraggio e …partire!!❤️