mEditiamo
Rubrica VIAGGIARE che PASSIONE

Egitto

Era il novembre 1972. Da una quindicina di giorni avevamo celebrato il nostro matrimonio; avevamo prenotato una crociera con la motonave Esperia dell’Adriatica navigazione. La meta: l’ Egitto, con partenza da Venezia.  Fin dall’inizio la sosta in Piazza San Marco a Venezia ci mise nell’atmosfera di allegria e bellezza che ci aspettavamo, assieme anche alla vita tranquilla e spensierata a bordo della nave.

La prima meraviglia che ci aspettava erano i tramonti sul mare, con quei colori assolutamente inediti per noi “terrestri”.

                                       

Ma eccoci arrivati ad Alessandria e di qui in pullman al Cairo. E’ molto difficile esprimere le emozioni che la visita alla Piana di  Giza può riservare. Sì, immagini e foto delle Piramidi e della Sfinge se ne vedono spesso, ma vederle con gli occhi da vicino è tutta un’altra cosa. La prima impressione è quella della enormità di queste costruzioni, ma talmente armoniose che viste da lontano o in foto ti sembrano anche piccole.  Sono piacevoli anche le offerte turistiche del luogo, con la passeggiata sul cammello attorno alle Piramidi, accompagnati dall’egiziano avvolto nel suo vestone.

                 

Ma l’emozione maggiore è  quel ritrovarsi in un posto magico che ti parla di una civiltà antichissima e di cui, in quel momento, ti senti anche partecipe.  Ti senti immerso in una situazione che non è più nemmeno terrena, dove è difficile anche pensare come degli umani possano avere costruito cose simili. Ti senti immerso in una dimensione che va oltre lo spazio ed il tempo, dove l’Energia assume una caratteristica di bellezza e di infinito. E lì’ accanto ecco la figura enigmatica della Sfinge, che sembra posta lì a guardia di un tesoro inesplorabile ed intoccabile.

Le Piramidi, pensavamo,  non potevano essere semplicemente delle tombe: sono passati tanti anni dal momento del nostro viaggio e grandi scoperte sono state fatte a questo proposito. Esse risultano costituire delle enormi fonti di energia, a servizio non solo degli umani ma anche degli esseri di altri pianeti che in quei siti avevano posto i loro riferimenti; e non solo in Egitto, ma anche in molti altri luoghi in cui sorgono tante altre Piramidi.

Solo con questi presupposti, peraltro studiati e descritti da illustri studiosi, possiamo darci una spiegazione di queste altrimenti  inspiegabili costruzioni. Anche in quel momento di 50 anni fa avevamo comunque la sensazione della nostra piccolezza e di trovarci di fronte a dei misteri che oltrepassavano la possibilità di una spiegazione razionale.

Chissà se anche quegli egiziani che erano lì in servizio si rendevano conto di tutto ciò, impegnati come erano invece a farci divertire con i loro atteggiamenti folcloristici. Non disturbavano comunque più di tanto la sacralità del luogo, dove il silenzio era l’atteggiamento più consono ad interiorizzare il mistero che ci avvolgeva.

Al nostro ritorno in Italia il nostro pensiero era quello che era necessario approfondire e sviluppare ciò che avevamo osservato alla Piana di Giza. Era chiaro che la storia imparata sui soliti libri era tutta da riscrivere, scoperte meravigliose si potevano aprire davanti ai nostri occhi. Per questo altri siti archeologici egiziani, e non solo, ci aspettavano.

Per chi fosse interessato alla storia delle Piramidi e su ciò che nascondono: https://www.tvcity.it/segreti-e-misteri-sotto-le-piramidi-corrado-malanga-oltre-la-storia/

3 Comments

  • Flora Crosara

    Raccontarsi nelle emozioni e raccontare un luogo tanto ricco di storia, mistero, misticitá ed energia penso sia come onorare ciò che l’uomo ha saputo realizzare con quello che conosceva e aveva a disposizione. Lo stupore che scaturisce in noi quando ci troviamo innanzi ad un’opera costruita nel passato dall’uomo crea in me incanto e mi fa pensare alla genialità e alla parte divina dell’essere umano. Per contro mi assale la tristezza pensando all’impiego di uomini in schiavitù, alla fatica e al dolore per lasciarci meraviglie tanto grandi. Pagina preziosa per viaggiare virtualmente e riflettere. Grazie per questo scritto!

  • Monica

    Di fronte al mistero, davanti opere meravigliose si resta in silenzio. L’atteggiamento più consono in questi casi è proprio il rispetto e l’interiorizzazione della meraviglia. È tutto perfetto, grazie.

    • Liviana Scuncia

      Grazie Guido per la condivisione di sensazioni così vive che quasi mi sembra di esserci stata anche io. Sentendoti raccontare dell’effetto che ti ha fatto vedere dal vivo queste misteriose costruzioni🙃e la sacralità dell’energia che emanano …. approfondirò oltre la storia✨❤️🙏

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *